Promuoviamo

La cura del bene comune e la qualità delle relazioni

Sogniamo una comunità in cui ognuno possa contribuire a dare soluzione, insieme con le amministrazioni pubbliche, ai problemi di interesse generale, perciò sperimentiamo pratiche e processi per stimolare la partecipazione, la corresponsabilità e la cittadinanza attiva e consapevole.

Rigeneriamo spazi perché diventino beni comuni: spazi, cioè, utilizzati e curati dalla collettività per la collettività. I primi della lista cinque immobili confiscati alla criminalità organizzata a Manerba, Padenghe, Desenzano, Puegnago e Soiano, che riattiveremo coinvolgendo i cittadini in azioni partecipate.

Studiamo e divulghiamo

Sul tema della legalità, coinvolgendo scuole, università e famiglie

Se i giovani sono il futuro, ascoltarli e coinvolgerli è il primo passo per cambiario. Per questo lavoriamo con le scuole, le parrocchie e le famiglie, ma soprattutto, con i ragazzi: chiediamo toro di mettersi in gioco con riguardo a temi che li riguardano da vicino, come il richiamo della trasgressione, la voglia di sperimentare una maggiore libertà e la necessità di rispetta-re delle regole.

Costruiamo una comunità educante

In cui i giovani possano crescere come cittadini consapevoli e coltivare il proprio futuro

Danilo Dolci scriveva che "Ognuno cresce solo se sognato". Sperimentiamo nuove pratiche per aiutare í più giovani a crescere e diventare adulti attivi e consapevoli, costruendo intorno a loro la rete di una comunità che in grado di prendersi cura delle loro esigenze. Accompagniamo ragazzi minori e giovani adulti a rischio di disagio sociale in attività di valorizzazione delle proprie capacità; realizziamo percorsi in grado di insegnare sia ai giovani che partecipano, sia agli adulti che si mettono in gioco, la cura di sé, dell'altro e del proprio territorio come metodo per vivere la propria comunità.

La Casa della Legalità

Dalla confisca alla criminalità organizzata al bene comune

Obiettivi

Le nostre tre azioni

COMPRENDERE il tema della legalità e accrescerne l'attenzione nella comunità in chiave positiva (legalità come bene comune), dando modo a quest’ultima di approfondire cause, linguaggi e conseguenze del problema emergente di illegalità e devianza, grazie al coinvolgi - mento delle principali agenzie educative territoriali e delle famiglie, ponendo le basi per una comunità educante.

CONDIVIDERE e avviare un dialogo socio-culturale favorevole alla promozione del concetto di legalità come bene comune , ovvero quale processo di responsabilità sociale territoriale utile all'attivazione di luoghi, risorse economiche, di volontariato, di competenza.

TRASFORMARE i servizi nelle modalità di gestione e fruizione, introducendo percorsi innovativi integrativi del piano d'offerta di servizi tutela minori, USSM, UEPE e dei servizi sociali di base, in raccordo con la capacità del territorio di offrire opportunità di orientamento e inserimento sociale. Definire un nuovo quadro d'offerta caratterizzato da forme più flessibili e personalizzate, rispondenti ai bisogni dei singoli minori e giovani adulti, con un approccio di comunità, che favorisca la creazione di reti educanti territoriali.