Bresciano, classe ’66, Alberto Albertini lavora da molti anni nell’industria ma è anche docente presso la facoltà di Scienze Linguistiche dell’Università Cattolica, collabora con la Scuola Holden e Il Giornale di Brescia, ed è il direttore artistico del festival Rinascimento Culturale.

“La classe avversa” (Hacca, 2020), suo primo romanzo, è un contemporaneo romanzo di fabbrica. Protagonista è “il Poeta”, figlio ed erede di uno dei proprietari dell’azienda, costretto a mostrarsi all’altezza del ruolo che gli spetta mentre studia e sogna di laurearsi in Lettere. Quando il Presidente, azionista di maggioranza, affida l’azienda a un Amministratore delegato che si rivela un tagliatore di teste, sadico e accentratore, vorrebbe fare come Franco, suo amico fin dai tempi del liceo, che si ribella e si licenzia. Ma, naturalmente, la strada per lui è molto più complicata. Con questo romanzo disincantato e lucido Albertini dà voce a una corrosione personale e collettiva che il lavoro sembra non essere più in grado di nobilitare. Ci parla di etica, di rispetto, dignità.

A “La classe avversa” è dedicato il primo incontro dell’anno per la rassegna “La Parte Giusta”, moderato dalla giornalista Francesca Gardenato!

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