Lilia Bicec nasce in un piccolo paese della Repubblica moldava da Eugenia e Michael, ex deportati in Siberia. Studia a Chisinau dove diventa giornalista per giornali e radio. Nel 2000 arriva in Italia lavorando come colf e badante, ora vive a Brescia dove ha fondato l’associazione «Moldbrixia».

Nel 2009 ha pubblicato in rumeno Testamento non letto (Cartier), poi pubblicato da Einaudi nel 2013, col titolo Miei cari figli, vi scrivo; nel 2018 pubblica Boomerang (Europa). Nei suoi libri Bicec racconta l’immigrazione, il dolore e la solitudine di chi è partito, ma anche la sofferenza e la rabbia sorda di chi è rimasto nel paese d’origine e si sente abbandonato.

Nel 2019 è uscito Lager 33 (Albatros), questa volta un romanzo storico in cui si racconta un episodio drammatico – e taciuto – della Seconda Guerra Mondiale: il massacro dei detenuti del Lager 33, sito nei pressi di una cittadina del Nord della Bessarabia. All’eccidio sfugge miracolosamente Vittorio, prigioniero di origine italiana, che riemerge dalla fossa comune in cui è gettato dopo l’esecuzione.

Incontreremo Lilia Bicec per parlare con lei, a partire dai suoi libri, di immigrazione, della condizione femminile e di diritti umani. Ancora una volta ad accompagnarci in questo viaggio sarà la giornalista Francesca Gardenato.

Clicca qui per iscriverti! Prima dell’incontro riceverai una mail con il link di accesso.