Il primo Patto di Collaborazione per l’Amministrazione Condivisa nasce a Bedizzole per tutelare un bene comune molto speciale: i rapporti di vicinato

Alzi la mano chi non ricorda i pomeriggi passati a giocare con i bambini vicini di casa, nei cortili e per le vie della propria città. Oggi sembra un ricordo lontano: noi siamo cresciuti, il traffico è aumentato e chi è bambino oggi gioca più spesso in casa che fuori. Non siamo più abituati a considerare le nostre strade luoghi in cui stare, far nascere relazioni e far succedere cose. Ma cosa succederebbe se provassimo a tornare indietro e riprendercele?

E’ quello che prova a fare “Strade chiuse, relazioni in corso”, il primo Patto di Collaborazione per la cura di Beni Comuni avviato sul Garda, sottoscritto a Bedizzole da Fondazione Casa di Soggiorno per Anziani, il Consiglio Comunale dei Ragazzi, l’associazione ZeroNegativo, il Comitato Genitori I.C. Bedizzole, l’Associazione Il Faro Onlus, l’AVIS Bedizzole, le associazioni Terza Età, Semplicemente Mamma, Pro Eventi, Tuttinsieme, quattro cittadini e il Comune di Bedizzole. Il Patto nasce dall’osservazione di una cittadina, nel corso di uno dei laboratori civici realizzati per dare voce ai cittadini e individuare un Bene Comune bisognoso di cure: i suoi nipoti hanno tanti vicini di casa della loro età, eppure non si conoscono. Da qui la decisione di qualificare come bene oggetto delle proprie cure non un bene materiale e tangibile, ma uno immateriale: le relazioni di vicinato, particolarmente tra i più giovani. E l’idea di prendersene cura recuperando ciò che di più tangibile accomuna i vicini: la strada.

Ma come si riportano i rapporti sociali fuori di casa? Chiudendo periodicamente una strada significativa della città per realizzare insieme iniziative conviviali in cui i cittadini – soprattutto i più giovani – possano passare del tempo insieme, instaurare legami, condividere necessità, conoscenze, liberare energie nascoste e farne nascere di nuove. In questo modo la strada, da mero collegamento tra luoghi diviene uno spazio urbano collettivo che tutti possiamo contribuire a migliorare, a rendere vivo e riempire di occasioni per fermarsi e stare insieme.

I patti di collaborazione sono il cuore del “Regolamento per la cura dei Beni Comuni”, lo strumento giuridico che trasforma le capacità nascoste degli abitanti di una città in interventi di cura dei beni comuni che migliorano la vita loro e di tutti gli altri abitanti. Con quello firmato a Bedizzole comincia il nostro viaggio accanto ai Comuni e ai cittadini Gardesani, per attuare il principio di sussidiarietà e vivere sempre di più le nostre città!