Il concerto di Ottavia Brown a Padenghe

Chi non ha mai giocato a nascondino da bambino? Tutte quelle emozioni concentrate nei pochi secondi di conta del ‘cacciatore’: la frenesia per la ricerca di un nascondiglio, la paura di essere scoperti, la speranza, se catturati, di essere salvati dal ‘libera tutti!’. Anche gli adulti, a volte, si nascondono dietro ad un silenzio, confidando nell’arrivo di un ‘coraggioso’. Spesso questo clima di omertà diventa terreno fertile per le criminalità organizzate, che sfruttano i silenzi per poter agire indisturbati. Venerdì 12 luglio, questo silenzio è stato rotto dai ragazzi del Campus E!State Liberi!, accompagnati musicalmente dalla graffiante voce di Ottavia Brown.

Cos’hanno gridato a gran voce? La consegna alla comunità di un immobile confiscato a Manerba del Garda.

18 ragazzi provenienti da tutta Italia (e non solo), si sono rimboccati le maniche e hanno dato vita al progetto di recupero della villetta ideato da Legami Leali e l’ITC Battisti di Salò. La settimana di lavori ha visto anche l’incontro con esperti e testimoni della lotta contro la mafia, perché la conoscenza è il miglior modo per combattere il silenzio. Si è unita al canto di vittoria Ottavia Brown, da sempre in prima fila per la diffusione di valori quali la libertà, la legalità e i diritti, attraverso le sue canzoni.

L’arte ha il compito di parlare di argomenti scomodi. Ottavia Brown

Così esordisce la cantante, accompagnata da Andrea De Rose alla chitarra, durante il concerto di venerdì nella corte del Comune di Padenghe. La vicinanza di valori tra Ottavia, Libera e Legami Leali ha portato alla nascita di una particolare empatia, sfociata nell’illustrazione per l’evento, disegnata dalla stessa Ottavia.

Tre mani colorate si sfiorano in una notte buia e stellata. In lontananza un grifone bianco apre le ali, perdendo un po' di piume colorate.

I ragazzi di Libera sono diventati, per una sera, la nostra voce, denunciando l’esistenza della criminalità organizzata nel Nord Italia. Dimostrandoci però che è possibile trasformare una temporanea sconfitta della legalità in un bene e una risorsa nuova per la comunità. Una “Casa della Legalità”, un luogo di incontro per parlare di lotta alla mafia, rispetto delle regole e cittadinanza attiva.

Siete quindi tutti invitati, quando verrà ufficialmente aperta, ad andare a scoprirla, a viverla. A prendervene cura come fosse casa vostra. Visita il nostro sito e rimani aggiornato sulla nostra pagina Facebook per scoprire quando sarà la fatidica data.

Un sentito ringraziamento va al Fotoclub Valtenesi, che ha ospitato il concerto e la presentazione del campo di Libera durante la loro mostra fotografica.